Altri poi voleuano, che ella s’imparasse, non ad altro fine, se non per esser posta tra le discipline liberali, nelle quali solamente i nobili si essercitauano; et per che dispone l’animo alla virtù, et regola le sue passioni, con auezzarlo a rallegrarsi, et a dolersi virtuosamente, disponendolo alli buoni costumi, non altramente di quello, che fa la Ginnastica il corpo a qualche buona dispositione et habitudine; et anche a fine di potere con tal mezo peruenire alla speculatione di diuerse sorti di harmonia: poi che per essa l’ intelletto conosce la natura delle musicali consonanze.
Et quantunque questo fine habbia dell’honesto, non è però a bastanza: imperoche colui il quale impara la Musica, non solo l’impara per acquistar la perfettione dell’ intelletto; ma per potere, quando cessa dalle cure et negocij si del corpo, come dell’ animo; cioè quando è in ocio, et fuori delle cottidiane occupationi, passare il tempo, et trattenersi virtuosamente; accioche rettamente et lodeuolmente viuendo lontano dalla pigritia, per tal mezo douenti prudente, et trappassi poi a fare cose migliori et più lodeuoli.
@blog resto malissimo; ma alla fine Zarlino mi vieni a dire che la musica serve per “passare il tempo, et trattenersi virtuosamente”? MA TUTTO QUA??
@Uilebheist @blog ma ci son rimasto male, un passatempo dopo che si è lavorato e svolto tutti i casini.
@matz @blog scusa ma se devi passare il tempo in ozio, meglio cantando e suonando che cazzeggiando al cellulare (per dire).
Piú seriamente, io non posso dirmi particolarmente sorpreso. I beati e i santi in paradiso, che oggettivamente non hanno un cazzo che fare, non passano il tempo a cantare?
sì, per glorificare dio madonna e quant’altro – ma cantano e suonano, non fanno disegni o sculture, quindi dovrebbe essere il massimo dell’occupazione.
Solo che, per come la mette giù lui, la musica va praticata dopo aver lavorato e svolto tutte le altre occupazioni.
In pratica, non cita la musica come lavoro. Sono finito 🙂