Ma questa non chiamerò io Musica humana, la qual diremo, che si possa conoscere da tre cose, cioè dal Corpo, dall’Anima, et dal Congiungimento dell’vno et dell’altra.
Dal corpo, si come nelle cose che crescono, ne gli humori, et nelle humane operationi.
Nelle cose che crescono noi veggiamo ciascun viuente quasi con vna certa harmonia cambiare il suo stato: Gli huomini diuentano di fanciulli vecchi, et di piccoli grandi; Le piante di humide, verdi et tenere, si fanno aride, secche, et dure. Et ben che ogni giorno si veggano, et le habbiamo auanti gli occhi, nondimeno non si può veder tal mutatione: si come ancora nella Musica non si puo vdire lo spatio, che si troua dalla voce acuta a quella che è graue, quando si canta: conciosia che solamente si possa intendere, et non vdire.
Ne gli humori; come vedemo nel temperamento di tutti quattro gli Elementi nel corpo humano.
Et nelle humane operationi la conoscemo, nell’animal rationale, cioè nell’huomo: imperoche in tal modo è retto et gouernato dalla ragione, che passando per i debiti mezi nel suo operare, conduce le sue cose con vna certa harmonia a perfetto fine.