Dante conosceva il trovatore Arnaut, lo incontra nel Purgatorio, gli fa recitare versi in provenzale, proprio incastonati nelle sue terzine.
Arnaut si presenta così: Ieu sui Arnaut, que plor e vau cantan, io sono Arnaut (che piango e vado cantando).
Oggi è una giornata speciale, Dantedì, in cui si festeggia Dante; lo faccio con una strofa di Chanzon do·l moz, un brano di Arnaut Daniel che sarà contenuto nel mio futuro disco trobadorico: il montaggio non è assolutamente pronto, ma, anche se con dei difetti, lascio qui una presa della prima strofa.
Chanzon do·lz moz son plan e prim
Faz pos era botono’ill vim
E l’auchor cim
Son de color
De tuta flor
E verdeia la fuolla
E·il chant e·il brail
Son a l’onbrail
Dels auzels per la bruoilla
Una canzone le cui parole sono semplici e elette faccio ora che germogliano i salici, e le più alte cime hanno il colore di molti fiori, e verdeggia la foglia e canti e richiami degli uccelli risuonano nell’ombra del bosco.