Arrivare a Bra da Savigliano è stata una faticata: 20 km per evitare le strade grandi, sole sempre più intenso e pochissima ombra.
E nessun luogo dove prendere acqua. Alla Madonna del Pilone ce l’ha offerta una signora che stava pulendo l’esterno della chiesa con suo marito: domani si sposa loro figlio. In chiesa ho intravisto una batteria: del gruppo che accompagnerà la cerimonia. ‘Buon divertimento ‘, ripartiamo.
Arriviamo a Bra sciolti. Ma l’accoglienza di Mattia dell’Associazione La Zizzola è cordiale e generosa.
Albergo, riposo. Poi al cortile dove canterò, bel posto, qualche rumore da fuori. Il caldo di oggi è pesante.
Concerto sempre giusto. Oggi c’era una professoressa che ha portato una tragedia su Raimbaut scritta da Nino Berrini, non conoscevo, cominciamo a discuterne con gran gusto; lei sa tutto, che impressione 🙂
Qualche bimba presente al concerto si stanca, forse i trovatori non sono adatti ai minori piccolini.
Ci sono anche il sindaco, il vicesindaco, l’assessore ai lavori pubblici, contentissimi. Mi dicono di tornare quando voglio,
Cena con le specialità di Bra.
Domani ripartiamo alle sei, Mattia fa un po’ di strada con noi.
Mi mancano le parole per descrivere il senso di bellezza di queste giornate.
Ma che bello!!!!…….e poi e poi e poi?!?!?!
Grazie per la splendida serata a Villafranca! Pura emozione…
Anche Petrarca dev’essersi ispirato a Raimbaut de Vaqueiras. Nel congedo di “Chiare, fresche e dolci acque” si rivolge alla sua canzone e la invita ad andare per il mondo!
Grazie Annamaria.
Quegli uomini apparentemente distanti da noi ci hanno lasciato in eredità molto più di quel che si pensi.
Proseguo a raccontarlo.