Cappella musicale di S. Barbara
organo e concertazione Umberto Forni (che ha trascritto la musica di Rovigo, inedita e in prima rappresentazione),
Maria Giuditta Guglielmi canto/alto,
Nina Cuk alto,
Enrico Imbalzano tenore
Matteo Zenatti tenore
Davide Benetti basso
Gaetano Miglioranzi lettore
Francesco Rovigo, Passio secundum Luca
Orlando di Lasso, Responsori per la Settimana Santa
Il racconto della Passione di Cristo rappresenta il punto focale della Settimana Santa, che si chiude con la luce della Resurrezione nel giorno di Pasqua.
Tra XVI e XVII secolo non abbiamo le grandi partiture vocali e orchestrali delle Passioni barocche (ad es. quelle di J.S. Bach), ma la musica si inserisce spesso ‘in punta di piedi’ nella lettura del testo dell’evangelista – effettuata con recitazione parlata o intonata secondo i modelli del canto gregoriano – con interventi sobri, espressivi nella semplicità. Vengono intonate dalle voci solo alcune (non tutte) delle frasi ‘pronunciate’: da gruppi di persone come la folla, gli scribi, i discepoli, da singoli come Pietro, il sommo sacerdote.
Anche la Passione secondo Luca di Francesco Rovigo, organista nella basilica palatina di Santa Barbara, si struttura in questo modo, riservando in generale alle 5 voci cantate gli interventi di molte persone e a sole 2 o 3 gli interventi dei singoli, ad eccezione del Cristo: alle sue parole non viene applicata alcuna polifonia, forse per lasciarle ad una voce sola in modo da essere ben comprese e stagliarsi chiare e diverse rispetto a tante ‘vacuità e cattiverie’ del mondo. In questa composizione di recitazione e polifonia un momento molto intenso è rappresentato dal rapido, drammatico scambio tra Pietro e la serva nel cortile della casa del sommo sacerdote, che rende ancora più doloroso il pianto finale dell’apostolo.
Nella proposta di questa prima esecuzione moderna della musica di Rovigo – conservata in uno dei volumi manoscritti dell’archivio di Santa Barbara e trascritta dal m° Forni – si è scelto di affidare ad un attore la lettura del testo e di sottolinearne alcuni momenti forti con brani utilizzati durante le ore canoniche della Settimana Santa: